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Dubbi, problemi, o un semplice controllo. Sono queste le ragioni che spingono gli uomini a rivolgersi a una figura professionale specializzata in materia di sessualità. Oggi parlare della propria intimità è diventato (finalmente!) più facile anche per il sesso maschile. Piccolo giro d'orizzonte tra le competenze specifiche dei vari interlocutori.  

Il medico di famiglia
E' raro che sia questa figura generalista ad affrontare la sessualità durante una normale visita di routine, anche se il medico di base è spesso la prima interfaccia verso uno specialista. Chi ha un problema connesso alla sfera della sessualità troverà quindi un ascolto competente al quale esprimere in modo semplice e chiaro le proprie domande o difficoltà: il corpo soffre, in qualche modo? O si tratta di un disagio psicologico, o anche solo di un piccolo dubbio? Solo il medico può fornire le risposte adeguate. Senza dimenticare che a volte alcuni disturbi possono essere sintomo di condizioni mediche più gravi.


Dall'eccitazione al piacere
L'erezione raccontata dalle immagini


L'andrologo
La prima visita inizia, dopo che il paziente ha esposto i suoi problemi, con una serie di domande che servono a inquadrare il caso: quando sono iniziate le difficoltà con l'erezione? C'è desiderio sessuale, oppure no? L'erezione è sufficientemente rigida da consentire la penetrazione, oppure non dura abbastanza a lungo? Si hanno erezioni notturne, al risveglio, durante la masturbazione? Domande di questo genere sono indispensabili per orientare la diagnosi verso una causa organica o psicologica. Le altre informazioni riguarderanno invece lo stato di salute generale, per esempio riguardo alla presenza di diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, consumo di tabacco, di alcolici o di stupefacenti, depressione, interventi chirurgici, trattamenti in corso, senza dimenticare lo stress, o l'ansia. Dopo aver raccolto la storia clinica del paziente, l'andrologo procede a un esame clinico ed ecografico dei genitali esterni. Se il disturbo che ha portato il paziente dall'andrologo è la disfunzione erettile, la visita comprende anche altri esami, dei quali ci siamo occupati in un articolo precedente. E' possibile che l'andrologo richieda al paziente di sottoporsi ad analisi del sangue e delle urine per verificare il dosaggio del testosterone. Tutte queste informazioni consentono all'andrologo di prescrivere, se è necessaria, una terapia adeguata. Particolare è infine il caso dell'uomo che consulta per sospetta infertilità, una condizione che richiede speciali accertamenti.

L'urologo
E' lo specialista delle malattie legate agli organi e alle vie genito-urinarie (reni, uretra, vescica, prostata...). Dalla diagnosi al trattamento delle malattie, il suo ruolo va dall'esame clinico alla prescrizione di analisi ed esami che aiutano a determinare la natura della patologia. In particolare, le malattie della prostata possono richiedere la chirurgia o la radioterapia nella regione prostatica. Ogni opzione terapeutica, in particolare dei tumori della prostata, comporta vantaggi e inconvenienti che devono essere discussi con questo specialista. Anche in questo caso, vale la regola di sempre: rivolgersi al medico non appena compare un sintomo, perché solo un trattamento adeguato consente di conservare nel tempo un'attività sessuale soddisfacente.

Il sessuologo
Una terapia sessuologica può aiutare alcuni uomini a superare i problemi sessuali nei quali la componente psicologica è spesso considerevole. Rivolgersi al sessuologo consente infatti di “dare parola” alle proprie emozioni, di liberarsi dei dubbi che tormentano magari da settimane o da mesi, di chiedere spiegazioni, di essere rassicurati da uno specialista informato e competente. Infatti, anche se i farmaci sono quasi sempre efficaci, è possibile che da soli non risolvano tutti i problemi, per esempio non apportano alcun beneficio, se non indiretto, ai rapporti di coppia... E anche quando sotto il profilo “meccanico” tutto sembra funzionare bene, lo stress, le difficoltà relazionali, l'impatto emotivo di un dispiacere o di un problema possono restare irrisolti fino a quando non vengono affrontati con un approccio più globale, che tenga conto della persona e dell'ambiente - di coppia o in senso più ampio - con il quale l'uomo si trova a interagire. Gli strumenti a disposizione del sessuologo sono il semplice consiglio, la psicoterapia individuale o di coppia, eventualmente associata a farmaci che il sessuologo potrà prescrivere solo se è anche medico. La scelta della terapia dipende dalla formazione del sessuologo, dalla sua esperienza e dalle sue convinzioni personali. Psicoterapia, rilassamento, terapie comportamentali, ipnosi, sono sono alcune delle opzioni disponibili. Quale che sia la terapia verso la quale ci si orienta, perché essa sia efficace è indispensabile che il paziente sia motivato e capace di esprimere i propri problemi.

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