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Rassegna stampa | Viversani & Belli, Allarme rosso





Di Matteo Quadrelli

Con la consulenza del dottor Alessandro G. Littara, andrologo, sessuologo e chirurgo andrologo a Milano, Viareggio (LU) e Roma

La presenza di tracce di sangue nello sperma viene chiamata emospermia. Non si tratta di una malattia vera e propria, ma di una sorta di segnale d’allarme che indica un cattivo funzionamento dell’ apparato genitale maschile. Non è il caso di preoccuparsi perché solitamente una mirata cura a base di farmaci risolve tutto ma, soprattutto quando si è già superata la soglia dei 50 anni di età, non bisogna abbassare la guardia. L’emospermia potrebbe, infatti, rappresentare un’avvisaglia di malattie più serie. Vediamo come comportarsi per non mettere a repentaglio al propria salute.  

Da cosa dipende
Alla base dell’emospermia possono esserci vari fattori. Vediamo i principali

Infiammazione delle vescicole seminali. E’ la causa più diffusa, soprattutto nei giovani. Queste vescicole rappresentano dei veri e propri “serbatoi” di liquido seminale (ne contengono oltre il 90%), e posseggono una parete composta da fibre muscolari, la cui contrazione spinge il liquido seminale nell’uretra, pronto per essere eiaculato. Un’eventuale infezione locale può erodere lo strato superficiale di questa parete e provocare la rottura di qualche capillare sanguingno, con conseguente gemizio di sangue che “colora” il liquido seminale. Le infezioni/infiammazioni di queste strutture sono dovute alle cause più diverse, dalla risalita di germi attraverso l’uretra ad alimentazione incongrua, spesso con abuso di cibi piccanti e bevande alcoliche, spesso aggravate dal vizio del fumo.

Anche l’infiammazione della prostata, la ghiandola che secerne il liquido che si aggiunge allo sperma durante l’eiaculazione, può essere responsabile di questo problema, con lo stesso meccanismo sopra descritto.

Colpa di alcuni farmaci. Esistono alcune medicine, come gli anticoagulanti e gli antiaggreganti piastrinici, che possono provocare questo inconveniente.

L’uretra ha subito un restringimento. Il canale dal quale fuoriesce lo sperma, l’uretra, può essersi ristretto (la cosiddetta stenosi) in seguito ad un trauma subito dai genitali o a una caduta, magari durante una pratica sportiva; in questo caso lo sperma, al momento di uscire, sforza contro le pareti creando piccole lesioni e sanguinamento.

La causa può anche essere attribuibile ad infiammazioni che restringono il canale, causate da batteri trasmessi durante i rapporti sessuali, come la clamydia o il trichomonas.

L’età più a rischio
La presenza di sangue nello sperma è generalmente un problema che non deve destare grandi preoccupazioni; se, però, le persone che ne soffrono hanno superato i 50 anni, il sangue può essere un’avvisaglia da non trascurare. E’, infatti, l’età in cui i tumori alla prostata si fanno più frequenti e l’emospermia può essere un “campanello d’allarme”.

La prostata si sviluppa in proporzione all’età: più si invecchia, più la ghiandola aumenta di dimensione. Verso la soglia dei 50 anni, però, comincia a perdere la sua funzionalità ottimale, aumentando di volume più del dovuto (la cosiddetta ipertrofia prostatica benigna). In altri casi, può verificarsi una proliferazione incontrollata di cellule, che porta allo sviluppo di una neoplasia prostatica. Questo processo degenerativo induce la formazione di nuovi capillari sanguigni, che tuttavia posseggono una parete più debole e per questo più facilmente lacerabile, con conseguente emospermia.

Gli esami da effettuare
Se si trovano tracce di sangue nello sperma e si nota che questo subisce cambiamenti di colore, passando da una tonalità bianco-grigiastra ad una tendente al bluastro, quasi sicuramente si tratta di emospermia.

*E’ necessario rivolgersi al medico che sia avvale di alcuni esami.

Per l’uretra. Il metodo più adatto per verificare una sospetto restringimento dell’uretra è l’uretrocistografia retrograda e minzionale. Si effettua praticando l’inoculazione di un liquido di contrasto nell’uretra e controllando, mediante una radiografia, lo stato dell’uretra stessa prima e dopo la minzione.

La uretroscopia, esame mediante il quale siamo in grado di vedere all’interno del canale uretrale, mediante una sonda a fibre ottiche.

Uno spermiogramma. L’esame del liquido seminale, raccolto mediante masturbazione ed esaminato al microscopio, è in grado di fornirci utili informazioni sulla presenza di microrganismi patogeni e di tracce microscopiche di sangue.

La spermiocoltura, complemento dello spermiogramma con la quale si identificheranno la natura e la quantità di eventuali germi patogeni e l’origine batterica o meno dell’infezione, mettendo in rilievo la presenza di funghi e batteri. Una volta identificato il patogeno responsabile dell’infezione, il biologo eseguirà l’antibiogramma, procedura mediante la quale si stabilirà il tipo di antibiotico più adatto per debellarlo.

Per la prostata. In linea generale, dopo i 50 anni è sempre consigliabile un controllo approfondito della prostata. L’urologo esegue dapprima una palpazione anorettale per verificare la presenza di ascessi o rigonfiamenti anomali che possono originare il sanguinamento, introducendo un dito nel retto.

Sempre attraverso il retto, possiamo può effettuare un’ ecografia transrettale che offre risultati sicuramente più chiari della palpazione manuale, offrendo una veduta generale degli organi interni. Infatti, attraverso l’emissione di un fascio di ultrasuoni, siamo in grado di osservare e valutare ogni minima alterazione del tessuto prostatico, e stabilire la presenza di aree infette, flogistiche, tumorali o di ipertrofia.

Controllando la quantità di urina espulsa in un dato tempo (uroflussometria), si possono ottenere informazioni sullo stato di salute di prostata e uretra. Se questo test presenta quantità diverse da quelle considerate normali (vi è una scala di riferimento alla quale attenersi) si è in presenza di un’anomalia, causata dal restringimento dell’uretra o dall’ingrossamento della prostata.

Le cure
Per l’emospermia causata da un’infiammazione è sufficiente assumere dei farmaci antinfiammatori, per via generale o rettale a seconda dei casi. Quanto dura la cura?

In presenza di un’infezione da batteri, rilevabile mediante la spermiocoltura, l’azione degli antinfiammatori è insufficiente, e bisogna quindi utilizzare antibiotici specifici per l’eliminazione de batterio responsabile dell’infezione e della presenza di sangue nello sperma. In entrambi i casi, tuttavia, le cure dovranno essere ripetute “a cicli”, in quanto i farmaci raggiungono la prostata in concentrazione ridotta, a causa della particolare anatomia dell’organo, caratterizzata dalla scarsa irrorazione arteriosa. Per tale motivo, spesso non è sufficiente un semplice ciclo di farmaci, che potrebbe condurre solo ad un momentaneo benessere senza debellare completamente il microrganismo, con l’evoluzione verso la cronicizzazione.

Se la causa dell’emospermia è la restrizione dell’uretra ci sono cure diverse, a seconda dei casi. Possono essere utilizzati dilatatori uretrali, fino a procedure chirurgiche sull’uretra.

Se tutto dipende da una brutta caduta, da un colpo subito nella zona genitale, o da un qualsiasi tipo di trauma ci sono diverse soluzioni.

Un colpo lieve è agevolato, nella terapia antiflogistica, dall’applicazione di un catetere, che permette la normale liberazione di urina impedendo che questa, potenzialmente tossica, venga a contatto con le pareti danneggiate dell’uretra, impedendone la guarigione.

Può rendersi necessario anche un intervento chirurgico, cosiddetto di “riallineamento” o, nei casi più gravi, di “ricostruzione”. Sono procedure chirurgiche atte ad aggredire direttamente l’uretra, riparando lesioni o, qualora non possibile, a ristabilire la continuità mediante innesti di tessuto autologo (prelevato dal nostro stesso organismo). Si tratta di interventi delicati, condotti in zone traumatizzate, e per questo dall’esito cicatriziale incerto, da effettuarsi quando le altre terapie hanno fallito o non sono attuabili.

Applicazioni al laser a diodi sono utili quando il trauma si è verificato in precedenza, con stenosi presente da molto tempo. Questo apparecchio permette una linea di taglio molto netta e quasi senza sanguinamento, particolarmente adatta per evitare possibili retrazioni cicatriziali in sezioni di tessuto circolari, come l’uretra. Si elimina quindi il tessuto cicatriziale che devia l’uretra stessa, impedendo il normale flusso di minzione. In seguito verrà applicato un catetere urinario, attorno al quale l’uretra si modellerà in maniera corretta.

In pratica
Come comportarsi

In presenza di infezione bisogna necessariamente rispettare, per tutto il periodo di cura, alcune sane regole di comportamento generale:

  • Assumere molti liquidi, specialmente acqua
  • Limitare al minimo caffè e tè
  • Evitare il consumo di bevande alcoliche
  • Evitare cibi piccanti
  • Non trattenere la minzione a lungo
  • Ridurre l’attività sessuale
  • Evitare il cioccolato
  • Non fumare

Dizionario

Prostata – Organo delle vie spermatiche con la funzione di produrre un liquido chiaro e filante che, nella fase finale dell’eiaculazione, si unisce allo sperma

Eiaculazione – Evento riflesso che avviene durante la fase orgasmica e consiste nell’emissione dello sperma

Anticoagulanti – Farmaci che impediscono la coagulazione del sangue

Antiaggreganti – Farmaci in grado di ostacolare il fenomeno dell’aggregazione delle piastrine, che contribuisce a molte affezioni di carattere vascolare

pubblicato sul VIVERSANI & BELLI (7 novembre 2003)

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