Home / Informazioni generali
/ Ormoni e sessualità
Ormoni maschili e libido
Uomini e ormoni
Dopo
i 40 anni le variazioni nell’assetto ormonale influiscono su
molte funzioni fisiche, cognitive e sessuali. In questa fase della
vita si assiste spesso a un aumento
del grasso addominale e a una diminuzione
della massa muscolare – segni tipici, insieme a molti altri,
di uno squilibrio ormonale. Fino a non molto tempo fa questi segni
venivano considerati semplici e inevitabili effetti del proceso di
invecchiamento, e ci i aspettava che gli uomini accettassero di
entrare in una lunga fase degenerativa che prima o poi termina in
modo estremo. Oggi sappiamo che la maggior parte di questi
problemi – stanchezza, aumento di peso, alterazioni dell’umore
e delle funzioni cognitive, calo della libido, disfunzione
erettile, malattie della prostata, e così via – si può curare
con successo
L'ormone
della virilità
Il testosterone (T) è
molto più che un ormone sessuale. I suoi recettori nelle
cellule sono presenti in tutto il corpo, anche nel cervello e nel
cuore; il testosterone aiuta a mantenere la massa muscolare e la
densità ossea, migliora l’assorbimento dell’ossigeno,
contribuisce a controllare il livello di glucosio nel sangue,
regola il tasso del colesterolo e mantiene attiva la sorveglianza
immunitaria, partecipa alle funzioni cardiache e cerebrali e alla
produzione dei globuli rossi. Per l’uomo il testosterone è il
più importante prodotto endocrino dei testicoli ed è
fondamentale per la differenziazione sessuale, per lo sviluppo dei
caratteri maschili secondari (barba, cambio della voce, ecc.)
nella pubertà e per il mantenimento
della funzione sessuale nella vita adulta. Questo ormone si
forma dal colesterolo, ed è secreto principalmente dalle cellule
di Leydig presenti nei testicoli. La maggior parte del
testosterone (ca. 95%) circola legato alle proteine di trasporto (SHBG
e albumina), e solo una
piccola parte circola liberamente nel
sangue (testosterone
libero) ed è disponibile a penetrare nelle cellule degli
organi-bersaglio
Troppi
estrogeni?
Lo squilibrio ormonale più significativo nell’uomo che
invecchia è rappresentato dalla diminuzione
del testosterone libero e dal contemporaneo assestamento o aumento
del livello di estrogeni. Una delle prime cause dello
squilibrio ormonale maschile consiste nell’aumento della conversione
del testosterone in estrogeno che la terapia a base di
testosterone assunto in varie forme non solo non cura, ma può
addirittura peggiorare: il testosterone assunto in questo modo può
aromatizzarsi in una quantità addirittura superiore di estrogeno,
rendendo ancora più grave lo squilibrio. Gli estrogeni sono
essenziali nella vita di un uomo, ma mentre nella giovinezza il
corpo li impiega per controllare gli effetti esplosivi del
testosterone, il loro aumento con l’età può bloccare la
stimolazione cellulare del testosterone influenzando negativamente
il desiderio e l’eccitazione sessuale. Elevati livelli sierici
di estrogeni possono erroneamente segnalare al cervello che la
produzione di testosterone è sufficiente, riducendola ancora:
questo succede quando gli estrogeni saturano i recettori di
testosterone nell’ipotalamo, che quindi interrompe il rilascio
dell’ormone che istruisce la ghiandola pituitaria a produrre
l’ormone luteizzante (LH) di cui i testicoli hanno bisogno per
produrre il testosterone. Inoltre, l’eccesso di estrogeni
aumenta la produzione naturale della globulina legante gli ormoni
steroidi sessuali (SHBG), che lega il testosterone libero e lo
rende indisponibile ai recettori delle cellule
Più anni
meno testosterone
La produzione del testosterone inizia nel cervello. Quando
l’ipotalamo rileva la carenza di testosterone nel sangue secerne
l’ormone rilasciante gonadotropina (GRH) il quale a sua volta
sollecita la ghiandola pituitaria a secernere l’ormone
luteizzante (LH) dal quale dipende la funzione delle cellule di
Leydig che nei testicoli producono il testosterone. In alcuni
uomini i testicoli perdono la capacità di produrre testosterone,
indipendentemente dalla quantità di ormone luteizzante prodotta
dall’organismo. Questo tipo di carenza viene diagnosticato
quando l’analisi del sangue rivela alti
livelli di LH e bassi livelli di testosterone. Quando questo
avviene, la ghiandola pituitaria, secernendo l’LH, sollecita i
testicoli a produrre testosterone, che tuttavia non può essere
prodotto perché i
testicoli hanno perso la capacità di farlo. La ghiandola
pituitaria continuerà a secernere
l’ormone LH inutilmente, dato che nel sangue il livello
di testosterone è insufficiente per garantire il meccanismo di
risposta che può spingere la ghiandola pituitaria ad arrestare la
produzione di LH. In altri casi l’ipotalamo non riesce a
produrre quantità sufficienti di ormone luteizzante (LH), perciò
i testicoli non possono produrre testosterone. Se i livelli
plasmatici di testosterone sono molto bassi, è indispensabile
indagarne la causa
Testosterone
e libido
La stimolazione sessuale e l’erezione iniziano nel cervello
quando i recettori neurali di testosterone vengono sollecitati a
produrre una vera e
propria cascata di eventi
biochimici che coinvolgono i recettori di testosterone nei
nervi, nei vasi sanguigni e nei mucoli. Il
testosterone libero stimola il desiderio e facilita l’erezione e
l’orgasmo, e quando i suoi livelli sono inadeguati la qualità
della vita sessuale di un uomo è compromessa e i suoi genitali
tendono ad atrofizzarsi. Quando viene ristabilito il livello
ormonale adeguato, in assenza di altre condizioni mediche avverse
la struttura e la funzione degli organi sessuali si normalizzano.
La regione pelvica è ricca di recettori del testosterone che sono
molto sensibili alla stimolazione sessuale indotta dal
testosterone libero. Ma cosa
succede quando il meccanismo si guasta? Il testosterone può
essere convertito in estrogeni che vengono assorbiti dai recettori
delle cellule che si trovano in tutto il corpo. Quando una
molecola di estrogeno occupa un recettore di testosterone sulla
membrana cellulare, blocca la sua capacità di agire e gli
impedisce di inviare un messaggio ormonale corretto. La
quantità del testosterone libero è irrilevante se l’estrogeno
in eccesso compete per gli stessi recettori, inoltre
l’estrogeno può aumentare la produzione di una globulina (SHBG)
che lega il testosterone rendendolo inattivo. Il testosterone che
condiziona favorevolmente la libido maschile è sempre in forma
libera, cioè liberamente circolante nel sangue
Testosterone
e invecchiamento
Con l’età l’abbassamento dei valori di testosterone si
collega alla sovrapproduzione di un ormone pericoloso, il cortisolo,
dai multipli effetti degenerativi tra i quali si annoverano le
disfunzioni del sistema immunitario, i danni a carico delle
cellule cerebrali e delle pareti arteriose, e l’aumento del
grasso corporeo. L’eccessiva produzione di cortisolo sopprime la
produzione del testosterone e dell’ormone della crescita (GH) e
influenza anche quella dell’ormone insulina. Il testosterone è
un ormone anabolico, cioè costruisce le proteine, mentre il
cortisolo è un ormone catabolico che metabolizza le proteine nel
corpo. L’invecchiamento coincide con una diminuzione progressiva
dei livelli di testosterone libero e un aumento marcato di quelli
del cortisolo. Dopo i 40 anni in genere il cortisolo diventa
dominante, e con esso gli effetti catabolici che vi sono associati
Le cause più
comuni dello squilibrio estrogeni/testosterone
-
eccesso
di aromatasi
l’enzima aromatasi converte il testosterone in estrogeni,
pertanto la sua inibizione comporta un declino significativo
dei livelli di estrogeni e un aumento altrettanto
significativo di quelli di testosterone
-
attività
enzimatica del fegato
un fegato sano smaltisce il surplus
di estrogeno e di SHBG, ma l’invecchiamento, il consumo di
alcoolici e l’assunzione di alcuni farmaci possono
interferire con la funzione epatica provocando uno squilibrio
ormonale
-
obesità
le cellule grasse producono l’enzima aromatasi e
contribuiscono pesantemente al deposito del grasso
sull’addome. Anche l’insufficienza di testosterone è
causa di ingrassamento, e provoca a sua volta la formazione di
aromatasi che diminuisce ulteriormente il livello di
testosterone e aumenta quello degli estrogeni
-
carenza
di zinco
lo zinco è un inibitore naturale dell’aromatasi. La dose
quotidiana suggerita è di 30-90 mg
Le
cause più comuni della carenza di testosterone
-
una quantità
eccessiva di testosterone viene convertita in estradiolo a
causa di un eccesso di aromatasi, e/oppure il fegato non è in
grado di detossificare l’estrogeno prodotto in eccesso
-
una
quantità eccessiva di testosterone viene legata dall’SHBG;
in questo caso il livello del testosterone totale è nella
norma, ma quello del testosterone libero è basso
-
la ghiandola
pituitaria non è in grado di secernere quantità
sufficienti di ormone luteizzante (LH) per stimolare la
produzione testicolare del testosterone. In questo caso il
testosterone totale è basso
-
i testicoli
hanno perso la capacità di produrre testosterone, anche se
la secrezione di LH è nella norma. In questo caso i livelli
di LH sono nella norma e quelli del testosterone totale sono
particolarmente bassi
-
insufficiente
produzione di DHEA, l’ormone precursore del testosterone e
degli estrogeni
|